Nonostante la risonanza magnetica possa mostrare alterazioni discali, l'esame clinico del paziente non ha riportato sintomatologie dolorose.
Esistono quindi soggetti che, alla risonanza magnetica, mostrano protusioni discali ma che non si lamentano di alcun dolore.
Questo cosa significa?
Molte persone che soffrono di sintomatologia dolorosa a livello cervicale, e più in generale della colonna, hanno sempre la paura di avere una protusione od un'ernia. Questa fobia in realtà è infondata in quanto, molto più spesso di quel che si crede, una protusione od un'ernia non sono la causa dei vostri mali.
Spesso vengono prescritte indagini strumentali che mostrano la presenza di un'alterazione discale che viene quindi accusata di essere la responsabile del dolore. Purtroppo l'esame strumentale è soltanto una fotografia di quel momento ma non ci sa dire con certezza da quanto tempo abbiamo quella determinata alterazione discale e, soprattutto, se è la causa del nostro dolore.
Pensa che le prime degenerazioni discali avvengono in giovanissima età, tra i 9 e i 12 anni e sono un processo fisiologico normale.
Cosa fare quindi quando si ha dolore cervicale?
La soluzione più saggia è quella di contattare un fisioterapista esperto, il quale, saprà dirvi se il vostro dolore ha origine discale e, soprattutto, se è necessario eseguire esami strumentali o se è sufficiente lavorare attraverso un percorso riabilitativo fisioterapico, capace di farvi vivere una vita senza dolore!
Alcuni consigli?
In seguito riportiamo graficamente le percentuali di protusioni discali osservate in pazienti senza sintomi dolorosi, divise per età e sesso: